Tempo door-to-balloon e mortalità nei pazienti con infarto STEMI sottoposti a intervento coronarico percutaneo
Nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( PCI ), le attuali linee guida per la terapia di riperfusione consigliano un tempo door-to-balloon ( DTB ) inferiore a 90 minuti.
Notevole sforzo si è concentrato sulla riduzione del tempo door-to-balloon, con il presupposto che una riduzione di esso si traduca in una significativa riduzione della mortalità; tuttavia, l'impatto clinico di questo sforzo non era ancora stato valutato. Pertanto, è stato compiuto uno studio con l’obiettivo di determinare se un calo nel tempo doot-to-balloon nei pazienti con sopraslivellamento del tratto ST fosse associato a un miglioramento nei risultati clinici.
È stato valutato l'andamento annuale del tempo door-to-balloon per 8.771 pazienti con infarto STEMI sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario tra il 2003 e il 2008 come parte del Blue Cross Blue Shield of Michigan Cardiovascular Consortium, ed è stato correlato con le tendenze alla mortalità in ospedale.
I pazienti sono stati stratificati in base al rischio di morte mediante un modello per la mortalità, per valutare se i fattori di rischio del paziente siano in grado di influenzare il rapporto tra tempo door-to-balloon e la mortalità.
Il tempo DTB medio è diminuito ogni anno, da 113 minuti nel 2003 a 76 minuti nel 2008 ( p minore di 0.001 ), e la percentuale di pazienti rivascolarizzati con un tempo DTB inferiore a 90 minuti è passata da 28.5% nel 2003 a 67.2% nel 2008 ( p minore di 0.001 ).
In ospedale la mortalità è rimasta invariata a 4.10% nel 2003, 4.02% nel 2004, 4.40% nel 2005, 4.42% nel 2006, 4.73% nel 2007 e 3.62% nel 2008 ( p=0.69 ).
Dopo aggiustamento delle differenze nelle caratteristiche di base, non è risultata alcuna differenza nei rapporti standardizzati di mortalità ( SMR ) in tutto il periodo di studio ( SMR 1.00 nel 2003 rispetto a SMR 0.95, 95% nel 2008 ).
In conclusione, vi è stata una drastica riduzione del tempo door-to-balloon medio e un maggiore rispetto delle relative lineeguida nazionali.
Tuttavia, nonostante questi miglioramenti, la mortalità in ospedale è rimasta invariata per tutto il periodo di studio.
I risultati hanno mostrato che un aumento degli sforzi volti a ridurre il tempo DTB non ha portato il beneficio di sopravvivenza atteso. ( Xagena2010 )
Flynn A et al, Arch Intern Med 2010; 170:1842-1849
Cardio2010
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